Giù i ponteggi dalla piccola chiesetta di Sant’Antonio Abate, sita all’interno del complesso dello Steri a piazza Marina nel mandamento della Kalsa o Tribunali. E’ molto piccola, eppure così bella e all’interno ricordo che conserva dei preziosissimi affreschi di periodo gotico recentemente ritrovati. Il portale risale invece al Quattrocento. Era la cappella privata della famiglia Chiaramonte e venne costruita insieme al palazzo agli inizi del 300. In origine era collegata al palazzo tramite un passaggio sopraelevato esterno, oggi non più esistente e di cui si notano i resti.
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è bellissima nella sua semplicità. poco fuori la cancellata avrei piantato una palma da dattero, richiesta di spazio minima (1 metro x1) e resa estetica assicurata. è un tipo di palma che il punteruolo non attacca, costa + della phoenix canariensis ed è anche considerata piu elegante
@maqueda
il complesso dello steri (carceri incluse) è ancora in restauro…
vorrei capire cosa è stato fatto e perché i lavori sembrano non finiti.
Un capolavoro.. Palazzo Chiaramonte già di per se è qualcosa di meraviglioso. Semplice nella sua architettura, racchiude l’animo di quel periodo che vide nel 1392, innanzi tale palazzo, la decapitazione di Andrea Chiaramonte. E nei secoli a venire, roghi e auto da fè dell’inquisizione siciliana.
Sono anni ormai, che si parla di un’apertura di nuovi siti dello Steri. Della scoperta e ristrutturazione delle “carceri”. Ma aihmè, ancora oggi, non si posso ammirare questi capolavori e testimonianze del dolore e della rassegnazione degli “eretici” di secoli orsono.
Non resta, che attendere. Attendere ancora chissà quanto.
Palermo ha un patrimonio artistico che fa rabbrividire!
@Tasmansea. I restauri all’interno del complesso non sono per nulla terminati. Ad esempio i corpi ottocenteschi sulla destra della chiesetta necessitano ancora di un intervento. I corpi bassi tra la chiesetta e le carceri sono attualmente in restauro. Invece le carceri, il palazzo del Regio Lotto (quello color ocra e bianco con il fastigio in alto) e tutta la fila di edifici sulla sinistra dello Steri sono stati recuperati, compreso il palazzo Abatelli (l’edificio bianco attaccato allo Steri che si affaccia su piazza Marina). Lo Steri internamente è in ottime condizioni, mentre i prospetti sono stati rifatti di fresco qualche anno fa.
grazie maqueda,
speriamo bene. ci sono entrato qualche tempo fa e non mi ha convinto la scala di acciaio esterna appoggiata a una delle carceri. hai capito di quale si tratta? mi lascia perplesso la scelta delle pavimentazioni interne (graniti lucidati) a uno degli ambienti di passaggio, laddove avrei visto meglio il cotto. queste superfici lucide mi ricordano il pessimo restauro del palazzo arcivescovile di monreale, con materiali e colori che non c’entrano niente, e con l’archeologia esiliata ed emarginata a un affaccio su dei resti anonimi.
vigiliamo anche qui sulla qualità delle opere. distrutta la conca d’oro, distrutto il golfo ed erose e scavate le montagne, ci resta solo il nostro patrimonio millenario.
una piccola curiosità: notato anche tu gli scavi di via torremuzza, proprio dietro palazzo butera?
che stanno facendo?